Warum auch Schach (!) an der
Schule: Einige einfache Beweggründe:
Dieser Gegenstand fördert:
- Die Fähigkeit
sowohl analytischen als auch synthetischen Denkens, die Fähigkeit
der Vorstellung und rationalen Entwicklung eines logischen Plans, seine
Kontrolle im Laufe seiner Entwicklung, verbunden mit der Notwendigkeit des
dauernden richtigen Verifizierens und Anpassens an die sich ändernden
Ergebnisse des analogen Plans des Gegners.
- Die Fähigkeit auch lang anhaltender Konzentration,
gutes Abwägen jeder Entscheidung, weil man sie nicht zurücknehmen kann,
verschiedene Parameter des Spiels im Zusammenhang bewerten,
Parameter, die die Position auf
dem Schachbrett zu jedem Zeitpunkt der Partie bestimmen.
Diese sind:
ZEIT, RAUM und MATERIAL
- Die Fähigkeit, mit Ruhe, Bestimmtheit und Vertrauen
in die eigenen intellektuellen Möglichkeiten die Lösung der
Schwierigkeiten zu versuchen, die zahlreichen vernünftigen Annahmen streng
abzuwägen und die wertvollste zu wählen, während man übereilte und
oberflächliche Antworten vermeidet: Im Schachspiel kann die gefesselte
Fantasie nützen, aber nicht die Improvisation.
- Die
Fähigkeit, Regungen zu beherrschen und nicht dem Gefühl nachzugeben und
nicht auf glückliche oder zufällige Faktoren zu vertrauen: Im Schach zählt
das Motto: „In me vis sortis nulla sed ingenium“
- Die moralische Reife und die Kultur in den
zwischenmenschlichen Beziehungen. Die Schachpartie, die auch ein Symbol
des Krieges darstellt, entwickelt sich nach einem Kodex, der die
aggressive Komponente sublimiert hat, welche sogar von der spezifischen
Sprache des Schach eliminiert
wird; die Auseinandersetzung erfolgt unter gleichen Bedingungen, beseitigt
jedes Hindernis der körperlichen Verschiedenheit (das heißt, unter
anderem, dass die Meinung, das Schachspiel entspreche nicht dem Wesen der Frauen, ein
schwaches lateinisches Konzept ist), fordert auf Grund von Regeln höchste Korrektheit und erzieht zur
Fairness im Wettstreit.
- Ein besseres Verständnis von den künstlerischen und
kulturellen Werten des Spieles selbst, von den Stilen, von der Theorie und
von den Schulen, in ihrer historischen Entwicklung im Gleichklang mit den
Gesellschaften der verschiedenen Epochen:
Vom Studium
der combinativen italienischen Schule und seinen Verwandten im15., 16.,
und 17.Jahrhundert, von der
Frührennaissance bis zum Barock, gelangt man mit dem Schach bis ins Zeitalter
der Aufklärung.
Das Studium
der großen Meister des 19.Jahrhunderts fokussiert auch in der Welt des Schach
die typischen Themen der Romantik.
Die Betonung
der wissenschaftlichen Akzente des Spiels im ausgehenden 19.Jhdt., meisterlich
von Steinitz und seiner Schule entwickelt, bringt die Schüler in das
Zeitalter des schachlichen
Positivismus.
Die Analysen
der Stile und der Werke von Lasker, Capablanca und Alljechin stellt die
Schachspieler des 20.Jhdt.s vor mit den Arbeiten der Hypermodernen der Wiener
Schule und mit der Entwicklung des sowjetischen Schach (ANTONIO ROSINO)
Originaltext:
Perché anche gli scacchi a scuola: alcune semplici motivazioni. Questa disciplina favorisce:
le capacità di riflessione tanto analitica tanto sintetica, l’immaginazione e la programmazione razionale di un progetto logico, il suo controllo nel corso dello sviluppo con la necessità di verificarlo e di modificarlo correttamente, confrontandolo con i mutamenti prodotti dall'analogo progetto logico dell'avversario.
Le capacità di concentrazione anche prolungata, di ponderare ogni decisione (nel gioco, la mossa è irrevocabile), di valutare combinativamente i differenti parametri che determinano la posizione sulla scacchiera in ogni momento della partita, e cioè: il tempo, lo spazio, il materiale.
La capacità di ricercare con calma, con determinazione, con fiducia nelle proprie risorse intellettive la soluzione delle difficoltà, vagliando rigorosamente numerose ipotesi razionali per scegliere la più valida, rifiutando risposte affrettate e superficiali: negli scacchi può giovare la fantasia disciplinata, ma non l'improvvisazione.
La capacità di dominare gli impulsi, di contenere l'espressione di pensiero o di sentimento, di non fare affidamento su fattori casuali o di fortuna: vale negli scacchi il motto "In me vis sortis nulla sed ingenium".
La crescita morale e la civiltà nei rapporti 'interpersonali. La partita a scacchi che pure rappresenta una figurazione simbolica della guerra, si svolge secondo un codice che ha sublimato la componente aggressiva, eliminandola persino dal linguaggio specifico del gioco; il confronto avviene in condizioni di equità, rimuove ogni ostacolo di disparità fisica (è, fra l'altro, di debole concetto latino l'opinione che gli scacchi siano poco congeniali alle donne), esige per regolamento la massima correttezza, educa alla lealtà nell'agonismo.
Una migliore comprensione delle valenze artistiche e culturali del gioco medesimo, della teoria,, degli stili e delle scuole, nel loro sviluppo storico in armonia con le civiltà delle varie epoche: "Dallo studio della scuola combinativa italiana dal XV al XVII secolo e dei suoi legami con la cultura prima del Rinascimento e poi del Barocco, si passa agli scacchi nell'età illuministica. Lo studio delle partite dei grandi maestri del XIX secolo porta a focalizzare, anche nel mondo scacchistico, le tematiche tipiche del Romanticismo. L'accento sugli aspetti scientifici del gioco di fine Ottocento, magistralmente sviluppati da Steinitz e dalla sua scuola, porta gli studenti nell'età del Positivismo scacchistico. L'analisi dello stile e delle opere di Lasker, Capablanca e Alekhine introduce gli scacchisti nel XX secolo ... ai lavori degli ipermoderni della scuola viennese ... e allo sviluppo della scuola scacchistica sovietica" (A.Rosino).